LETTURE FANTASTICHE PER IL 2018: NOVITA' E RISTAMPE
Negli ultimi tempi sono usciti diversi titoli nell'ambito della letteratura fantastica di cui sentivamo il bisogno: un paio di novità ma soprattutto romanzi fuori catalogo che personalmente aspettavo di poter avere. Prossimamente ne parlerò in modo più approfondito dedicando articoli ai singoli libri, ma intanto ecco un'anticipazione che vale anche come consiglio per le letture del 2018. Se avete già letto qualcosa, ditemi cosa ne pensate nei commenti.
Cominciamo da un titolo che sta per uscire: l'ultimo romanzo di King è una "dolce attesa" per i fan italiani perché si tratta di una nuova storia che parla di Castle Rock, demoniaca cittadina teatro di varie altre storie, e di un'ennesima incarnazione di Randall Flagg, l'antagonista più famoso di King. Come Farris, uno dei suoi tanti nomi, "l'uomo in nero" appare a Castle Rock e regala a un'inconsapevole ragazza adolescente una scatola piena di cui bottoni, i quali se premuti possono cambiare molte cose... Le premesse ci sono tutte per un grande classico. Già disponibile in preordine (Sperling & Kupfer).
Clark Ashton Smith: Atlantide e i mondi perduti
Scrittore poco noto e poco reperibile, finalmente ripubblicato da Mondadori in una bella e mastodontica edizione contenente i maggiori racconti divisi nei cicli di appartenenza, curata dal grande Giuseppe Lippi. Smith è un contemporaneo di H.P. Lovecraft e ha scritto storie gotiche e horror basate sul mito di Atlantide, incantesimi e negromanzia, nonché alcuni poemi, con uno stile originale e diverso da Lovecraft o Poe.
Richard K. Morgan: Altered Carbon
Uscito tempo fa come Bay City e primo di una serie, questo romanzo è stato ripubblicato dall'editrice Tea sull'onda della recente serie tv Netflix. Ha vinto il premio Dick nel 2003 e si presenta come un noir fantascientifico atmosferico, tra Philip K. Dick, William Gibson e Alan Moore, dove la tecnologia predomina e la moralità è in decadenza, dove è possibile trasferire le coscienze da un corpo all'altro, come accade al protagonista. Tanto basta a destare una gran curiosità...
Margaret Atwood: Il racconto dell'ancella
Romanzo oscuro su un futuro ultracontrollato e particolarmente negativo per le donne, il cui corpo viene sfruttato per procreare, in totale schiavitù. Vincitore del premio Clarke nel 1987, un piccolo classico che ha raggiunto notorietà (ed è stato ripubblicato da Ponte delle Grazie) dopo il successo della recente serie tv. Le distopie di matrice orwelliana sono sempre fonte di interesse e la prospettiva femminile è stata sicuramente una ventata di originalità nell'approcciarle in modo alternativo.
William Gibson: Trilogia dello Sprawl
Inizia con l'arcinoto e pluripremiato Neuromante (uscito anche singolarmente) e negli anni 80 ha forgiato il cyberpunk. Anche qui l'oscurità si spreca: il mondo urbano degradato e alienante, il potere spietato dei governi e delle multinazionali (aspetti sempre più vicini alla realtà attuale) e naturalmente la matrice, la realtà virtuale. Considerato che il termine e il concetto di cyberspazio derivano da qui, si può percepire la portata rivoluzionaria di queste prime opere di Gibson. Uscito recentemente per la splendida collana Oscar Fantastica. Sempre di Gibson, è stato pubblicato da Mondadori Inverso, il suo ultimo romanzo.
Don DeLillo: Zero K
Il tema della criogenia che conserva il corpo oltre la morte trattato dalla penna di uno dei più grandi autori del postmodernismo letterario. Non ho idea di come possa presentarsi e di ciò che un approccio così alternativo possa rivelare sul tema... ma di certo è stuzzicante. Questo è l'ultimo romanzo di DeLillo ed è uscito per Einaudi.
Neil Gaiman: American Gods
Il libro che ha reso grande Gaiman anche come romanziere, e che ha ricevuto tutti i maggiori premi del settore. La battaglia tra gli dei dell'Olimpo si scatena sulla Terra celata dietro ai travagli delle vite di noi poveri mortali. Anche qui l'ormai famosa serie tv ha portato la Mondadori a ripubblicare questo romanzo e il suo spin-off I ragazzi di Anansi nella collana Oscar Fantastica.
Robert Henlein: La Luna è una severa maestra
Ancora Oscar Fantastica. Qui abbiamo un classico della letteratura fantascientifica di un grande autore. Romanzo celebre per essere speculativo più che tecnologico, tratta di un penitenziario costituito sulla luna la cui popolazione dà vita a una società indipendente che tuttavia deve continuare a pagare tributi alla Terra. Grazie a un'intelligenza artificiale tenteranno un piano di emancipazione.
Jeff Vandermeer: Trilogia dell'area X
Ne ho lette di cotte e di crude su questa recente opera fantascientifica, commenti positivi e negativi su trama (una lunga indagine su un territorio dove avvengono fenomeni incomprensibili) e stile (freddo e senza l'uso di nomi propri), al punto che non mi posso esimere dal tentarne la lettura. Stephen King, in un post su twitter, dice che lo ha gradito e lo consiglia. Anche l'editore, Einaudi, dovrebbe essere garanzia di una certa qualità.
ciao Matteo se vuoi posso mandarti qualche mia recensione a cominciare dalla trilogia di Vandermeer (capolavoro assoluto)
RispondiEliminaCon piacere! Scrivi pure qui.
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