mattbriar

O₂ NON AVRAI ALTRO OSSIGENO



Racconto lungo

Delos Digital (collana Dystopica), 2022


Oddech, una città sotto vetro nata sul monopolio dell’ossigeno. Fuori, un mondo devastato che aspetta un miracolo scientifico per poter rinascere. Per realizzarlo, il vecchio professor Laggiani si affida all’ispettore Nicolis, disposto a infrangere le regole pur di dispensare il germoglio della speranza. Una missione che esige più coraggio, che richiede un sacrificio più grande di quanto si possa immaginare.

In questi giorni stiamo “scoprendo” che l'acqua non era infinita, e comincia a mancare seriamente. Non è escluso che un giorno, magari non lontanissimo, anche l'ossigeno possa diventare una risorsa limitata. Lo immagina Matt Briar, autore già emerso tra i finalisti ai premi Urania e Odissea, nel suo "O₂ Non avrai altro ossigeno", nella collana Dystopica curata da Delos Veronesi.
(Dal comunicato stampa di Fantascienza.com)


Disponibile in ebook:

Dicono di O₂

[...] La formula del titolo, O, l’ossigeno, unita alla formulazione biblica del sottotitolo, gioca con il senso di vita-o-morte della vicenda, rende possibile il suo progressivo sviluppo secondo una ben articolata scansione temporale, offrendo colpi di scena e momenti ricco di pathos. Sono rimasto colpito dal ritmo serrato della narrazione, dallo sviluppo della vicenda attraverso le azioni e reazioni dei personaggi ma, come accennavo, è l’atmosfera opprimente e difficile il punto forte del romanzo: un’atmosfera che il lettore riesce a vivere attraverso i personaggi, i loro limiti, i motivi delle loro azioni, i loro segreti. La figura dell’investigatore, poi, è toccante e felicissima, profondamente umana nelle contraddizioni e lacerata dagli eventi passati e presenti. [...]

[...] O – Non avrai altro ossigeno è un racconto dai toni cupi e angoscianti, che gioca in maniera equilibrata con elementi futuristici e fantascientifici, ancorando il tutto a una realtà solida e perfettamente plausibile. Matt Briar firma così una storia in grado di esplorare scenari scomodi e dai richiami molto attuali, in una crescendo di rivelazioni e colpi di scena che non mancheranno di catturare l’attenzione dei lettori fin dalle prime pagine.



«Un’immensa distesa vuota, gialla e marrone, costellata di tronchi rivolti al cielo, duri e grigi come la roccia, e ruderi crollati per metà. Ogni tanto vede passare qualcuno a piedi o su un mezzo. Nessuno si ferma mai, non così vicino a Oddech. A volte ha provato a calarsi nei loro panni e immaginare come sarebbe scorgere sé stesso dall’esterno, un profilo appena visibile dietro ai vetri delle finestre, e la sua cupola accanto a tutte le altre a formare quella specie di gigantesco pluriball che è la città di Oddech. Bene, ora lo sai. Ora sei qui che la guardi

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