mattbriar

TERRE RARE



Romanzo, 278 pagine

Watson Edizioni, 2019

Finalista al premio Urania Mondadori 2018


  «Sa qual è il motore più potente che spinge tutti noi ad affannarci per stare al passo? La risposta non è il denaro.»
  Alan scosse la testa, rifiutando di rifletterci anche solo per un nanosecondo.
  «La paura» disse Hamal.
  «Oh. Non è la prima cosa che avrei detto.»
  «Sa cosa sto leggendo in questo momento, Alan? Una storia che mi mette paura.»
  «Cosa legge? Un racconto di quel... Come si chiama, Allan Poe?»
  Hamal rise di gusto. «No, quello non mi fa paura.»
  «Allora cosa?»
  «Sto leggendo della scoperta di una possibile soluzione alla fame nel mondo e al cancro. Una possibile medicina miracolosa che curerà la salute e la disuguaglianza.»
  Alan ripensò a quello che gli aveva detto Johari. E rivide le sue labbra e il suo corpo quell'ultima notte.
  «L'alga dei miracoli.»
  «Proprio quella.»


La scoperta di un’alga dalle proprietà straordinarie sconfigge le carestie e ridefinisce la pace nel mondo. Alan, geologo senza più lavoro, ha appena trovato l’amore della sua vita quando si accorge di percepire le emozioni delle altre persone. E non è il solo. Una ricerca segreta istruisce delle spie necessarie a mantenere un equilibrio molto più instabile e crudele di quanto sembri. A Brena, caotica metropoli europea, le pedine in gioco sono ignare l’una dell’altra. Ad avvicinarle c’è solo una domanda: è giusto rinunciare alla propria felicità in nome di un’apparente utopia?


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Recensioni

In un crescendo emotivo, la storia si dipana in intrecci e sorprese rendendo la lettura non solo scorrevole, ma oltremodo appassionante perché, a un certo punto, Alan – il protagonista – realizza di poter percepire gli stati emotivi delle persone. E allora…? Allora bisogna con avidità inseguire le pagine e immergersi nella storia, perché il lettore è veramente coinvolto in modo totale, assoluto, incapace di staccarsi dal narrato, dai colpi di scena che si susseguono senza sosta, dalle emozioni, dai sentimenti, perché c’è tutto in questo bel libro, c’è scienza, c’è suspense, ci sono intrecci internazionali, desiderio di un mondo migliore, interessi economici, ci sono spie ed egoismi, natura, tecnologia, fantasia, realtà. E amore.
Recensione su Modulazioni Temporali (di Stefania Meo)

Matt Briar [...] ha creato una prospettiva differente da quelle catastrofiche a cui siamo abituati, ha magistralmente costruito l’illusione che l’utopia sia un traguardo raggiungibile. [...] Qualitativamente è un testo ottimo ma va letto consapevolmente. Non ci sono astronavi in fiamme, mostri xenomorfi antropofagi o cavalieri armarti di spada laser, c’è una società che sta mutando e qualcuno alle sue spalle che vuole approfittarne. C’è un uomo in cerca di una normalità che forse non ha mai avuto e un contesto che lo sta schiacciando.
Recensione su Leggere Distopico (di Delos Veronesi)

"Terre rare" è nella prima parte la storia del possibile avvicinamento a un’utopia ma diventa quasi un romanzo di spionaggio con molta più azione e tanti colpi di scena nel momento in cui Alan Medas comincia a sondare le motivazioni nascoste dietro alla ricerca sulle capacità empatiche ed è costretto a riflettere sui suoi possibili usi. Controllo e possibili manipolazioni diventano temi importanti ma esattamente chi c’è dietro? Insomma, la possibile utopia ha ancora parecchie ombre e Matt Briar esplora quell'oscurità in capitoli che a volte sono estremamente crudi.
Recensione su NetMassimo (di Massimo Luciani)

Abbiamo una serie di personaggi ben costruiti, a partire dal protagonista, ma soprattutto abbiamo una vicenda avvincente, che pian piano ci accompagna verso il cuore del problema, in un crescendo che diventa thriller (...). Se devo dirvela tutta Terre rare mi aveva già conquistato nella prima parte, quando si parla di estrazioni, di un mondo isolato nel nulla di una cava, di rocce e personaggi solitari. Insomma quando la vicenda è ancora lontana dal cominciare. Temo proprio che il merito sia della prosa dell’autore… ogni tanto capita.
Recensione su Soloparolesparse (di Giuseppe Farina)

La fantascienza di Briar è sottile, umanistica, sociale, più vicina alla spy-story o a prodotti di successo come Black Mirror e The Handmaid’s Tale che non a Star Wars o Interstellar. L’utopia è una meta irraggiungibile e se si crede di averla raggiunta, allora sotto c’è qualcosa che non quadra. Questo vuole dirci Briar attraverso la storia di un trentenne senza più lavoro nel quale chiunque potrebbe riconoscersi, la cui vita viene sconvolta da cambiamenti più grandi di lui.
Recensione su 7per24

Se avessimo la capacita di guardare dentro gli altri e di percepire le loro idee e i loro stati d’animo, cosa faremmo? Come useremmo questa capacità? Ci aiuterebbe davvero a vivere meglio le nostre relazioni con gli altri o le complicherebbe? Il futuro prospettato da Briar è più vicino di quanto pensiamo? I viaggi spaziali o i cibi importati da altri pianeti diventeranno all’ordine del giorno tra pochi decenni?
Recensione su Libri & Nuvole

Si tratta sì di fiction, con un bel taglio da film action soprattutto nella seconda parte del romanzo che ci spinge a continuare la lettura per poter sapere cosa succederà, ma Terre Rare è anche un romanzo duro, che fornisce innumerevoli spunti di riflessione che non passano inosservati. Al termine del libro anche il lettore si sente un po' come Alan Medas, con la certezza di essere solo una piccola pedina di cui gli altri potrebbero servirsi...
Recensione su Il Salotto Letterario (di Caterina Franciosi)

Spesso ci troviamo davanti ad autori che hanno tanto da raccontare e che finiscono per rendere pesante o fumoso il loro narrato mentre qui abbiamo un romanzo molto ‘pulito’ dove le vicende, e non le spiegazioni, sono protagoniste e questo si riflette anche nella dinamicità della trama. [...] Non troverete spiegoni fantascientifici o estreme descrizioni del world building tuttavia, alle volte, avreste preferito avere qualche parola in più, avere qualche risposta ulteriore. 
Recensione su Passione Libro Blog (di Giulia R.)

Goodreads ****

Amazon ****½

Audible ****



Interviste

Parla di un uomo comune che si trova ad affrontare problemi più grossi di lui. Proprio quando sta attraversando un momento di stabilità e di piccole felicità quotidiane, ecco che quest’equilibrio viene meno. Un personaggio in cui possiamo rivederci tutti quanti. (...) Alan vive in un mondo apparentemente perfetto che poi si rivela molto diverso da come sembrava. Un’utopia che diventa una distopia.
Intervista su Gazzetta di Reggio (di Linda Magnoni)

La fantascienza è, ed è sempre stata, un genere letterario che impone al lettore di accendere il cervello. Voglio dire, accenderlo più della media dei libri in circolazione. Ti sfido a trovare un romanzo di fantascienza, anche il più superficiale nelle premesse, che sia completamente vuoto. Non è facile, proprio in forza di quello che dicevo prima: se scrivi fantascienza, e se la leggi, affronti dei temi rilevanti, spesso difficili o controversi. Anche se li sfiori appena, stai facendo comunque molto più della media dei libri in circolazione. Questo, ovviamente, intimidisce il lettore occasionale, già spaventato dagli spauracchi derivati da decenni di cinema-spazzatura.
La fanta-intervista di Marcusbroadbean.com (di Marco Fava)

Avevo in mente lo scenario di un cambiamento globale positivo: il mondo diventa un’utopia, un idillio di pace e cooperazione, dove persino le carestie sono sconfitte. Questo grazie a una scoperta rivoluzionaria in ambito alimentare, un ambito in grado di toccare concretamente la vita quotidiana della gente. Ho messo insieme le cose ed è nato Terre Rare. Il protagonista, Alan, vive sulla sua pelle le conseguenze inaspettate di una rivoluzione alimentare, e queste lo portano a dover fare una scelta.
Intervista su Il Salotto Letterario (di Caterina Franciosi)

Questo romanzo, giunto in finale al Premio Urania, offre una visione del futuro molto particolare, che ancora una volta coinvolge la filosofia. "Mi interessava scrivere di un personaggio con una vita difficile e irrequieta" mi ha spiegato Matt, "costretto a misurarsi con un dilemma morale: sacrificare la propria felicità in nome di qualcosa di più grande e collettivo, oppure tenersi stretto un po’ egoisticamente ciò che ha guadagnato con tanto sudore?"
Intervista su Il Bugiardino (di Caterina Mortillaro)



Terre Rare Tour 2019 - Presentazioni del libro
  • Sabato 11 + domenica 12 maggio @ Salone del Libro, Torino 
  • Sabato 18 maggio ore 17.30 @ Libreria Romagnosi, Piacenza
  • Venerdì 24 maggio ore 18.00 @ Libraccio, Parma
  • Sabato 25 maggio ore 17.30 @ Libreria Mondadori, Trento
  • Venerdì 31 maggio ore 18.00 @ Biosteria Ghirba, Reggio Emilia <<< VEDI FILMATO
  • Sabato 1 giugno ore 17.30 @ Libreria Moby Dick, Faenza
  • Giovedì 13 giugno ore 18.30 @ Biblioteca comunale di Rubiera, RE
  • Sabato 15 giugno ore 18.30 @ Libreria Covo della Ladra, Milano <<< VEDI FILMATO
  • Lunedì 8 luglio ore 21.00 @ Science Fiction in Jazz, Castelnuovo Monti, RE
  • Giovedì 12 settembre ore 21.00 @ Multiplo Centro Cultura, Cavriago, RE <<< VEDI FILMATO
  • Sabato 5 ottobre ore 17.00 @ Teatro di Ligonchio, RE <<< VEDI FILMATO
  • Sabato 12 + domenica 13 ottobre @ Stranimondi, Milano
  • Sabato 19 ottobre ore 16.30 @ Biblioteca Panizzi, Reggio E.
  • Sabato 26 ottobre ore 17.00 @ Libreria Altrove, Ferrara <<< VEDI FILMATO
  • Domenica 27 ottobre ore 18.00 @ Cucine Clandestine, Reggio E <<< VEDI FILMATO
  • Sabato 9 novembre ore 16.00 @ Libreria Cultora, Milano
  • Sabato 23 novembre ore 17.30 @ Emily Bookshop, Modena <<< VEDI FILMATO


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