DAVID EDDINGS: IL CICLO DI BELGARIAD
La Fanucci ha ristampato il primo volume del Ciclo di Belgariad in un'edizione bella ed economica, che contiene i primi due libri della saga fantasy. L'occasione è troppo ghiotta per non approfittarne. Eddings è uno scrittore di fantascienza benché sia diventato famoso grazie a questa saga, originale sotto molti aspetti. La storia parte in modo abbastanza classico: il ragazzo qualunque si trova coinvolto, insieme all'anziano mago, nella ricerca di un talismano rubato che non deve cadere nelle mani del signore oscuro. Una premessa tipicamente fantasy che, però, offre subito risvolti originali nelle mani di Eddings.
Sono i personaggi, come
sempre, a fare la differenza: quelli secondari sono del tutto
particolari (mercenari, commercianti, signorotti locali, un fabbro...
non c'è ombra di elfi e cavalieri), ma anche i tre
protagonisti (il mago, il ragazzo e la zia/maga) sono realistici,
schietti, senza fronzoli o moralismi, perfettamente
caratterizzati. Questo è il punto di forza della saga intera: i dialoghi e le interazioni tra i personaggi, la scorrevolezza e l'equilibrio,
la rendono accattivante e adulta.
Attraverso i personaggi anche l'ambientazione e la trama pian piano si svelano. La cosa curiosa, geniale a mio avviso, è che in questi due romanzi non accade poi molto: i personaggi attraversano vari regni e si fermano per raccogliere indizi sulla posizione del talismano, mettere in allerta i signori locali e ripartire. Intanto ci vengono raccontate le situazioni dei regni e dei popoli, con avvincenti relazioni tra i personaggi di questo e di quel regno. Alla fine si ha l'impressione di aver assistito quasi a un grandioso atto teatrale. L'autore gestisce abilmente anche i nomi propri (territori, persone, usanze) che talvolta appesantiscono il fantasy rendendo difficile la lettura. Il Ciclo di Belgariad non ha questo difetto: viene usato l'essenziale e nei momenti essenziali.
La storia prosegue con il
secondo volume, che contiene i romanzi terzo e quarto, ma che non è
stato ristampato da Fanucci (e bisogna quindi procurarsi l'edizione
2006 attualmente fuori catalogo); stesso discorso vale per il terzo
volume, che contiene l'episodio conclusivo della saga. Con il terzo romanzo si
conclude la prima parte della vicenda, legata al talismano e alla sua
sparizione, che è anche la più interessante e avvincente. Ma Eddings non si limita a una sola missione e a un
piccolo gruppo di persone: l'intero mondo è in bilico quando gli dei
(che in questo caso prendono il posto del bene e del male) sono in
disaccordo. Il quarto e il quinto libro parlano delle conseguenze di
tutto ciò a cui abbiamo assistito prima: l'ultimo dovere a cui i
nostri eroi sono chiamati per ripristinare l'equilibrio delle cose.
Eddings ha usato il
fantasy nel miglior modo possibile: attorno alla semplicità e agli
schemi del genere lo scrittore ha ricamato idee e contorni ben
dosati, e personaggi che escono dalle pagine. Per confronto, un
Brooks avrebbe dimezzato le pagine, dimezzando anche i dettagli e
quindi il realismo (sia dei personaggi, che delle ambientazioni, che
della storia); un Gookind o un Jordan ci avrebbero impiegato dieci
libri sprofondando nell'insopportabile. La seconda
parte della saga non è ben focalizzata e perfetta come la prima; più il raggio della storia aumenta, più è difficile
gestire le cose o, quantomeno, renderle coinvolgenti e interessanti trasmettendo un
senso di magia, che in definitiva è ciò che un libro fantasy
dovrebbe fare. La seconda parte sarà
gradita a chi, nella prima, non aveva trovato gli scenari di guerra
tra popoli che desiderava. Con questo non voglio sminuire la sua
conclusione: la cosa che ho più apprezzato del Ciclo di
Belgariad, anche nella seconda
parte, è l'interesse e l'abilità che Eddings dimostra nel trattare
gli uomini. Non ci sono battaglie fra razze, ci sono soltanto
eserciti di esseri umani sotto bandiere diverse, signori pieni di vizi,
affezionati al proprio popolo, taluni restii alla guerra, taluni desiderosi di dominio. Questa saga è un'opera originale, ben
scritta, che vale la pena leggere come ottimo
esempio di fantasy.
Brooks: il ciclo della Genesi
Brooks: il ciclo del Verbo e del Vuoto
Consigli per restare agganciati alla fantascienza
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