A seguito della sua morte, nel 2009 la British Library ha acquisito i manoscritti di James G. Ballard: i romanzi (manoscritti o dattiloscritti), le lettere e altri documenti personali. Alcune pagine dai suoi romanzi più celebri sono state pubblicate su internet. Vale la pena dare un'occhiata per scoprire in che modo Ballard editava il proprio lavoro dopo la prima stesura. Alcuni testi sono battuti a macchina, altri scritti a mano (Ballard non accettò mai di usare il computer).
Eccone alcuni (su
The Guardian la galleria completa).
Crash (1973). Straordinario romanzo post-moderno sull'interpretazione dell'icona del ventesimo secolo: l'automobile. Lo scenario ipertecnologico in evoluzione si fa sempre più inscindibile dalle emozioni umane, dall'io dominante. Crash ci descrive con precisione chirurgica come automobili, strade, incidenti si sostituiscono a organi, azioni e pulsioni nell'identificare l'io umano.
Nel manoscritto qui sopra si può leggere l'incipit originale: "During
the time I had known him he had been in many vehicles crashes", poi modificato in: "During
our friendship he had been rehearsed his death in many vehicles crashes".
Vermilion Sands (1971). Racconti a sfondo comune: uno dei libri più percettivi e visionari mai scritti, dove la fantascienza dello scenario non è che il pretesto per l'esplorazione interiore dei personaggi, ogni dettaglio è l'esteriorizzazione simbolica di significati in movimento.
Nella pagina si legge: "Last year, for three months during the summer, I
was private secretary to a madman".
Empire of the Sun (1984). Romanzo autobiografico ambientato negli anni dell'infanzia a Shangai e nel campo di lavoro giapponese dove Ballard e famiglia furono rinchiusi durante la Seconda Guerra Mondiale. Rivela l'origine di molte delle immagini e dei concetti ricorrenti alla base della sua poetica.
Nella pagina si legge: "The Eve of Pearl Harbor: Wars came early to
Shanghai, overtaking each other like the tides that raced up the Yangtze
and returned to this gaudy city all the coffins cast adrift from the
funeral piers of the Chinese Bund".
Super-Cannes (2000). Come far funzionare la civiltà post-moderna: con l'ultra-violenza a fare da contrappeso dell'eccesso di lavoro e di ego sociale. Il collasso dell'umanità è insito nella sua sempre maggior denaturalizzazione. Una Arancia Meccanica del terzo millennio.
Nella foto l'elenco dei capitoli e una pagina estratta dal romanzo.
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