NEIL YOUNG: DREAMIN' MAN LIVE 92
Questo live si presenta come il #12
della Archives Performance Series e il suo contesto è il tour
acustico del 1992, anno nel quale Neil Young propose le canzoni del
nuovo album Harvest Moon. La prima volta che il pubblico sentì
questi dieci nuovi brani fu durante il solo tour, in una veste spoglia di chitarra e voce.
Inevitabile che nella serie Archives
dovesse arrivare questo live, poiché costituisce un importante
momento della carriera di Young. Harvest Moon può essere
considerato l'ultimo classico del cantautore, i cui pezzi
chiave (in particolare la title track, "Unknown Legend" e "From Hank To Hendrix")
vengono regolarmente riproposti in concerto tutt'oggi. Punto forte del disco fu anche il ritorno
della formazione degli Stray Gators (quelli di Harvest e Time
Fades Away). La decina di brani che costituisce
Harvest Moon fa subito breccia nel cuore dell'ascoltatore, e i parallelismi (quindi i confronti) con il passato di Harvest o Comes A Time sono abbastanza
inopportuni. Harvest Moon vive di vita propria, vero e proprio
album di transizione tra il prima e il dopo (il dopo sarebbero stati Silver & Gold e soprattutto Prairie Wind).
Dreamin' Man propone gli stessi
dieci brani (in ordine diverso) così come il pubblico li sentì in
tour. Da qui emerge la loro semplice bellezza, che è anche la loro efficacia: tolta l'orchestrazione
della band non perdono pressoché nulla. È lecito comunque chiedersi:
cosa sarebbe stato questo tour insieme agli Stray Gators? (Un
assaggio lo si può trarre dalle poche esibizioni di quell'anno... MTV Unplugged, Bridge Benefit).
Il periodo dicembrino certamente
favorisce l'ascolto di questi live d'epoca, almeno per il
sottoscritto, ma credo anche per tutti gli appassionati di Young...
c'è qualcosa di invernale ("Winterlong") nella sua anima canadese che si trasferisce inevitabilmente anche nelle sue note.
Tuttavia se la musica è magia,
l'operazione nel contesto di Archives lascia qualche punto
oscuro. Innanzitutto il tour del 1992 fu estremamente ricco, non
solo dei vecchi classici ma di molte canzoni inedite o raramente
eseguite. L'esclusione di questo materiale (in pratica la scelta di
non optare per un concerto integrale) è da attribuire
ragionevolmente alla scelta di non anticipare nulla del contenuto dei
prossimi volumi di Archives, oltre a quella di focalizzarsi unicamente
sul materiale all'epoca nuovo. Tuttavia, almeno a mio parere, la
“selezione” anziché il concerto integrale sminuisce un po' il
concetto stesso di Archives Performance Series.
A livello di completezza, poi, c'è da
chiedersi il perché dell'esclusione totale di materiale video, dato
che il periodo fu enormemente documentato. Basti pensare al
bellissimo filmato del Centerstage che meriterebbe una pubblicazione
ufficiale. Per chi si chiede invece come mai non vi sia un dvd
allegato contenente il missaggio in altissima qualità, la risposta
arriva direttamente dallo staff di Young: i concerti furono
registrati completamente in digitale, quindi non ci sono master da
trasferire a qualità superiore.
il Tonight's the Night tour inglese. ecco quello che vogliamo.
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