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Giorno 1: Niaux, Francia
9 ore e mezzo di viaggio ci portano da Reggio Emilia a Niaux, paesino situato sui Pirenei della Francia sud-occidentale. La meta è comodissima per visitare alcune delle grotte nei paraggi. La valle dell'Ariège offre incantevoli angoli di montagna simili a quelli degli Appennini italiani, con cespugli di more in ogni dove. Una passeggiata rigenerante dopo il viaggio permette di calarsi in questo meraviglioso spazio fuori dal tempo. La viabilità è ottimale e la posizione comoda rendono raggiungibile la valle anche da chi si ferma nella città di Tolosa.
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Pirenei francesi, località Niaux |
Giorno 2: grotte di Niaux e di Lombrives, città di Foix
Le grotte di Niaux sono le più spettacolari grotte con dipinti rupestri di epoca preistorica in Francia (ma forse in tutta Europa) ancora aperte al pubblico. La parte visitabile tramite tour guidato scende di circa 800 metri, fino al "salone nero", celebre sito dove gli ominidi del periodo Magdaleniano (11.000 anni fa circa) dipinsero bisonti, cavalli, daini in modo incredibilmente dettagliato. Il condotto principale della grotta è lungo 2 km, ma vi sono altre braccia laterali con molte pitture rupestri (purtroppo non visitabili). La si esplora insieme alla guida in piccoli gruppi, con la sola luce delle lampade a mano (l'ambiente è stato modificato il meno possibile ai fini della conservazione).
La grotta di Lombrives è più turistica: illuminazione, gruppi più numerosi, scelta tra tour di durata variabile (da 1h30 fino a 7 ore). Non vi sono pitture ma le formazioni geologiche sono impressionanti. Il primo tratto arriva fino alla "cattedrale", un salone alto 117 metri che ospita persino dei concerti classici.
Foix è il capoluogo dell'Ariège: piccola cittadina sul fiume con, al suo centro, un castello (XI secolo). Ideale come passeggiata serale.
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Valle dell'Ariège vista dalla strada per le grotte di Niaux |
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Ingresso delle grotte di Niaux (dentro, niente foto) |
Giorno 3: Pau e arrivo a San Sebastian
Pau è la sosta più azzeccata lungo la strada tra Niaux e San Sebastian. Città dalla forte influenza inglese con palazzi imponenti, l'immancabile castello, giardini e viali alberati, e il panorama montuoso circostante visibile dal Boulevard des Pyrénées sotto al castello.
L'arrivo a San Sebastian nel tardo pomeriggio, in un hotel fuori mano sul monte Igeldo al confine ovest della città, ci permette di scendere lungo la strada del monte Igeldo fino alla città e godere così dei promontori circostanti, per poi passeggiare al tramonto lungo lo splendido lungomare.
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Pau |
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Pau |
Giorno 4: San Sebastian
Già di primo impatto San Sebastian (Donostia in lingua basca) si rivela
la città perfetta: ha il mare davanti, la montagna dietro, l'aria
pulita, tutte le facilitazioni urbane, la gente e il divertimento, la
tranquillità di angoli isolati, il cibo. Vi sono due grandi spiagge famose per il surf, viali alberati e palazzi maestosi a ogni angolo. La città vecchia è piena di locali e botteghe e declina verso il porto, la zona nuova è ampia e ricca di negozi e servizi, il quartiere di Gros è ideale per i giri serali di tapas e sidra tra un locale e l'altro. Non c'è un angolo di San Sebastian che non consiglierei, e non l'ho nemmeno vista tutta.
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San Sebastian |
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Giorno 5: Getaria e Zumaia
Piccoli paesi della costa basca, il primo caratteristico per il suo porto e i suoi ristoranti marinareschi (se non per mangiare, vale la pena giusto per i due passi nelle viuzze del minuscolo centro), il secondo per la baia e le stratificazioni rocciose circostanti, su cui fare lunghe passeggiate e godere di viste impressionanti sulle scogliere. La stratigrafia geologica che emerge in questa zona copre 4 limiti geologici tra Cretaceo e Paleogene.
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Dintorni di Zumaia |
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Porto di Getaria |
Continua...
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Marea (Racconto)
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