PEARL JAM 2003-06: LOST DOGS & OMONIMO
[Update 29.6.2012]
Era difficile credere che una antologia
di b-sides e out-takes potesse essere così bella, eppure lo è.
Anche se non ha l'integrità di un album, anche se raccoglie
materiale di vari momenti, è ugualmente e incredibilmente potente.
Unite in un ordine pensato, molte di queste inedite avrebbero
costituito un grandioso album.
Lasciare nel buio (o come rare b-side)
canzoni come “Sad”, “Fatal”, “All Night”, “Hitchhiker”,
“Education”, “Dead Man”, “Strangest Tribe” era uno
scempio, nientemeno. E meritano tutte quante il loro spazio (ci sono
anche un paio di cover). L'abbondanza di materiale di Lost Dogs
(30 canzoni più una hidden track) non costituisce comunque il
totale di rarità e inediti dell'archivio Pearl Jam. Che cresce con
il proseguire del tempo: con i dischi successivi le out-takes saranno
a iosa...
Se in molti casi le raccolte di rarità
sono superflue e only-for-fans, il caso dei Pearl Jam è
l'esatto opposto: partito il primo brano non ci si stacca più. C'è
anche una bella hidden-track intitolata “4/20/02” (dedicata alla
scomparsa del cantante degli Alice In Chains).
Pearl Jam, disco omonimo dopo
quindici anni di carriera, nel 2006 segna un punto importante per il
gruppo, perché riscuote un grande successo riuscendo a riavvicinare
coloro a cui non era piaciuta l'oscurità di Binaural e Riot Act. Qualcuno dice che questo disco è un ritorno alle origini.
Secondo me non è assolutamente vero: è il terzo di una trilogia di
capolavori e, dei tre, è quello in cui torna una certa prepotenza
sonora (e forse anche testuale). L'album è “solamente” una nuova
tappa evolutiva, un momento di perfetto equilibrio tra la loro
crescita musicale e la loro ormai inossidabile tradizione sonora. Con
l'ottimo risultato di mettere d'accordo tutti. Inoltre, chiude una
seconda fase nella loro carriera, perché il disco successivo
(puntualmente tre anni dopo) rappresenterà qualcosa di ancora
diverso.
Grandiosa, a mio parere, la seconda
metà dell'album con la suite "Gone", "Come Back",
"Army Reserve" e "Inside Job". Ma è il livello
generale ad essere altissimo (be', devo ancora trovare momenti morti
in un qualunque disco dei PJ).
Out-takes Pearl Jam 2006.
“The Forest” registrata
strumentalmente dai PJ, inedita; un primo demo è stato incluso
nell'album Tone di Jeff Ament (con voce sovraincisa); la
canzone appare anche nel dvd Immagine In Cornice.
Anche qui una grande quantità di
titoli riferiti alle session, alcuni dei quali inediti, altri
working-title di brani pubblicati con altri titoli: “Crapshoot
Rapture” (che era apparsa live, sappiamo essere diventata poi
“Comatose”), “2x4”, “Cold Concession”, “Armor”,
“Her”, “Rusted Nails”, “Driving Your Paint Home”, “Basic
Human”, “Navy Bean”, “Harher's Revenge”, “Had Enough”,
“Winter”, “It's Too Late”, “Keep Up”, “Last Day”,
“Hand Dealt”, “Frost Bitten”, “Tripping”, “Postcards”,
“Rise And Fall”, “Statement”, “Simple”, “Of The Earth”
(quest'ultima è stata eseguita dal vivo nel 2010 e si trova su un
official bootleg).
“Gone” in versione demo del solo
Vedder è reperibile sull'Xmas single 2006.
L'album contiene una breve hidden track
strumentale senza titolo.
“Santa God” e “Santa Cruz” sono
le rarità uscite sugli Xmas single 2007 e 2008.
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