KEROUAC: LA VERA STORIA DI SULLA STRADA
Nell'autunno 1948, a metà del lavoro per La città e la metropoli, Jack Kerouac pensa già al suo libro successivo: parla “di due ragazzi che girano la California in autostop alla ricerca di qualcosa che non riescono a trovare davvero, e così si perdono sulla strada, per poi tornare indietro sperando in qualcosa di diverso.” Scrive nel suo diario che le idee “mi ossessionano a tal punto che non posso nasconderle.”
Esistono tre protoversioni del romanzo: una del 1948 (54 pagine) denominata Ray Smith Novel, una dell'estate 1949 (54 pagine) denominata Shades Of The Prison House, una dell'agosto 1950 (30 pagine, 7 capitoli) intitolata Gone On The Road.
La scrittura del libro è già iniziata al momento del primo viaggio con Neal Cassady in California nel dicembre 1948, e sarà sempre interrotta e poi ripresa a seconda dei viaggi tra est e ovest. È sui taccuini e sui diari di viaggio che Jack prende nota di tutte le vicende del suo vissuto. Di quella primissima bozza, nel 1948 scrive: “non ho idea dove il romanzo mi stia portando”.
Il primo materiale verrà ripreso in mano e rielaborato da Jack nel 1969, consegnato al suo agente lo stesso mese della sua morte: si tratta di Pic – Storia di un vagabondo sulla strada, pubblicato postumo. Inoltre, forse inconsapevolmente, nel primo materiale vi sono anche le basi di quello che sarà Dottor Sax. Nel gennaio 1949 Neal regala a Jack un taccuino, intitolato Rain And Rivers, su cui Jack annota gran parte dei viaggi che costituiscono il nucleo di On The Road. L'occasione è proprio il secondo viaggio verso ovest, da cui Jack è di ritorno a New York in marzo.
Tra maggio e luglio 1949 Jack scrive l'inizio di una nuova versione del romanzo, Shadow Of The Prison House, dove appare per la prima volta il personaggio che rappresenta Cassady. Complice dello slancio creativo è l'accettazione di La città e la metropoli da parte dell'editore: Jack sarà finalmente un autore pubblicato. Per un po' si rifugia in una casa fuori Denver per scrivere, ma la solitudine lo fa rientrare presto a New York. In estate parte per il terzo viaggio e raggiunge Neal, la cui situazione familiare è insostenibile. I due ripartono per Denver e Chicago, e con la fine dell'estate sono a New York.
Jack afferma di aver ripreso il “lavoro sfilacciato” sul suo romanzo: alla fine della seconda protoversione scrive “Nuovo Inizio per Sulla strada ag 1949 […] la storia comincia ora”. I primi di settembre scrive sul taccuino: “non scrivo sul serio dal maggio 1948. È ora di darmi una mossa...” Inizia perciò una nuova versione del romanzo, ma da settembre fino ai primi mesi del 1950 è troppo impegnato nella revisione di La città e la metropoli. Scrive: “Devo ammettere che mi sono arenato con Sulla strada. Per la prima volta non so cosa fare.” In novembre redige una mappa dell'America disegnata a mano con i nomi dei luoghi dove gli episodi di Sulla strada sarebbero stati ambientati.
Jack afferma di aver ripreso il “lavoro sfilacciato” sul suo romanzo: alla fine della seconda protoversione scrive “Nuovo Inizio per Sulla strada ag 1949 […] la storia comincia ora”. I primi di settembre scrive sul taccuino: “non scrivo sul serio dal maggio 1948. È ora di darmi una mossa...” Inizia perciò una nuova versione del romanzo, ma da settembre fino ai primi mesi del 1950 è troppo impegnato nella revisione di La città e la metropoli. Scrive: “Devo ammettere che mi sono arenato con Sulla strada. Per la prima volta non so cosa fare.” In novembre redige una mappa dell'America disegnata a mano con i nomi dei luoghi dove gli episodi di Sulla strada sarebbero stati ambientati.
Nell'estate del 1950 compie il quarto viaggio, che finisce a Città del Messico da William Burroughs (alcuni ritengono questi ultimi i due mesi a più alto consumo di droghe della sua vita... chissà se è davvero così). Alla fine dell'estate rientra a New York, poi, durante l'inverno successivo, conosce e sposa Joan Haverty, la sua seconda moglie. È in questo periodo che batte a macchina Gone On The Road – Complete first treatment. Entro l'autunno lo spedisce a un editore che gli suggerisce di rivederlo. Jack invece lo ricomincia daccapo il 20 dicembre 1950, col titolo Souls On The Road, il cui primo capitolo contiene tutti gli elementi di quello che apparirà in Sulla strada.
Essenzialmente sono tre i fattori che conducono Jack allo slancio di ottimismo e quindi alla stesura fulminea del rotolo di On The Road nell'aprile 1951. Primo, gli stimoli da parte di John C. Holmes (il suo romanzo Go, di fatto il primo romanzo Beat in assoluto, è appena stato pubblicato e lui scherza con Jack sulla loro competizione). Secondo, il romanzo Junk dell'amico Burroughs, non ancora pubblicato. Terzo, una lettera di Neal Cassady del dicembre 1950 dove questi racconta le sue avventure: Jack la definisce “una delle cose migliori mai scritte.” È grazie a questa lettera che Jack decide di passare alla narrazione in prima persona. Risponde poi a Neal tramite molte lettere nelle quali approfondisce questo nuovo stile; le lettere contengono le rielaborazioni di appunti e frammenti del romanzo. Dice che il libro deve rinunciare “alla finzione e alla paura. Non c'è altro da fare che scrivere la verità. Non c'è altra ragione per scrivere.”
Questo è il momento di origine della prosa spontanea kerouachiana. In marzo, poi, rispunta la vecchia flebite e Jack trascorre un periodo in ospedale durante il quale riflette sulla narrazione continua, e abbozza anche l'idea della Leggenda di Kerouac, una serie di libri che avrebbero narrato la sua vita.
Nelle tre leggendarie settimane di aprile 1951, Jack scrive la prima, completa versione di Sulla strada. Lettera del 22 maggio 1951: “Ho scritto tutta la strada […] un romanzo di 125.000 parole […] tutto su una striscia di carta lunga 120 piedi... infilata nella macchina da scrivere e senza paragrafi... fatta srotolare sul pavimento e sembra proprio una strada […]. Ovviamente dal 22 aprile non faccio che battere a macchina e rivedere. Sono trenta giorni.” In quelle tre settimane Jack scrive mediamente 6 mila parole al giorno, secondo le sue stesse stime. Quanto alla leggenda della benzedrina, Jack racconta a Cassady: “Ho scritto quel libro imbottendomi di caffè, ricordati la regola. Benzedrina, maria, nessuna tra le sostanze che conosco ti apre la mente come il caffè.”
Così è nato l'originale rotolo di On The Road, ma devono passare sei anni prima della pubblicazione, nei quali il libro viene rivisto completamente, innanzitutto ribattuto a macchina in maniera convenzionale. Questo accade probabilmente a casa di Lucien Carr, intorno a giugno 1951. È possibile che il rotolo originale sia rimasto a casa di Carr dopo la partenza di Jack, perché la conclusione è mancante e Jack ha scritto a mano, al termine del rotolo: “mangiato da cane” (il cane di Lucien Carr).
Il rotolo originale esce quindi di scena. Ci sono due bozze successive conosciute: una di 297 pagine pesantemente tagliata (maggio 1951) e una di 347 (novembre 1954). Entrambe sono senza data, ma nell'autunno 1955 la casa editrice Viking ha tra le mani la seconda versione.
Essenzialmente sono tre i fattori che conducono Jack allo slancio di ottimismo e quindi alla stesura fulminea del rotolo di On The Road nell'aprile 1951. Primo, gli stimoli da parte di John C. Holmes (il suo romanzo Go, di fatto il primo romanzo Beat in assoluto, è appena stato pubblicato e lui scherza con Jack sulla loro competizione). Secondo, il romanzo Junk dell'amico Burroughs, non ancora pubblicato. Terzo, una lettera di Neal Cassady del dicembre 1950 dove questi racconta le sue avventure: Jack la definisce “una delle cose migliori mai scritte.” È grazie a questa lettera che Jack decide di passare alla narrazione in prima persona. Risponde poi a Neal tramite molte lettere nelle quali approfondisce questo nuovo stile; le lettere contengono le rielaborazioni di appunti e frammenti del romanzo. Dice che il libro deve rinunciare “alla finzione e alla paura. Non c'è altro da fare che scrivere la verità. Non c'è altra ragione per scrivere.”
Questo è il momento di origine della prosa spontanea kerouachiana. In marzo, poi, rispunta la vecchia flebite e Jack trascorre un periodo in ospedale durante il quale riflette sulla narrazione continua, e abbozza anche l'idea della Leggenda di Kerouac, una serie di libri che avrebbero narrato la sua vita.
Nelle tre leggendarie settimane di aprile 1951, Jack scrive la prima, completa versione di Sulla strada. Lettera del 22 maggio 1951: “Ho scritto tutta la strada […] un romanzo di 125.000 parole […] tutto su una striscia di carta lunga 120 piedi... infilata nella macchina da scrivere e senza paragrafi... fatta srotolare sul pavimento e sembra proprio una strada […]. Ovviamente dal 22 aprile non faccio che battere a macchina e rivedere. Sono trenta giorni.” In quelle tre settimane Jack scrive mediamente 6 mila parole al giorno, secondo le sue stesse stime. Quanto alla leggenda della benzedrina, Jack racconta a Cassady: “Ho scritto quel libro imbottendomi di caffè, ricordati la regola. Benzedrina, maria, nessuna tra le sostanze che conosco ti apre la mente come il caffè.”
Così è nato l'originale rotolo di On The Road, ma devono passare sei anni prima della pubblicazione, nei quali il libro viene rivisto completamente, innanzitutto ribattuto a macchina in maniera convenzionale. Questo accade probabilmente a casa di Lucien Carr, intorno a giugno 1951. È possibile che il rotolo originale sia rimasto a casa di Carr dopo la partenza di Jack, perché la conclusione è mancante e Jack ha scritto a mano, al termine del rotolo: “mangiato da cane” (il cane di Lucien Carr).
Il rotolo originale esce quindi di scena. Ci sono due bozze successive conosciute: una di 297 pagine pesantemente tagliata (maggio 1951) e una di 347 (novembre 1954). Entrambe sono senza data, ma nell'autunno 1955 la casa editrice Viking ha tra le mani la seconda versione.
Nel maggio 1951 Jack conclude il suo secondo, breve matrimonio con Joan, che poco dopo scopre di essere incinta. Dopo la permanenza da Lucien Carr, dove ribatte il manoscritto, Jack trascorre l'estate in North Carolina dalla sorella. Continua a lavorare al romanzo anche in autunno, quando inizia a scrivere parallelamente Visioni di Cody, la cui relazione con On The Road è complessa. Jack padroneggia la tecnica degli “schizzi”, o prosa spontanea, che fa risalire proprio a una lettera di Ed White ricevuta in ottobre, in quale gli suggerisce di usare le parole come un pittore usa il colore.
Con essa riempie 9 taccuini (995 pagine scritte a mano). Sulla prima pagina, datata ottobre, c'è scritto Sulla strada. Un romanzo moderno mentre la copertina riporta Visioni di Cody. Scrive per tutto l'inverno.
Alla fine del 1951 compie un altro viaggio a ovest riempiendo il taccuino di appunti. Va a stare dai Cassady a San Francisco lavorando nelle ferrovie insieme a Neal. Il 12 marzo 1952 racconta di aver completato Visioni di Cody nell'attico di Neal, dove alloggia. Parallelamente lavora anche a Dottor Sax.
È Visioni di Cody il manoscritto che Jack propone col titolo di Sulla strada, intorno all'estate 1952, sia agli amici (tra cui Ginsberg) che lo giudicano grandioso, sia all'editore che lo rifiuta reputandolo illeggibile. In una lettera di agosto 1952, Jack riconosce che la “nuova visione” del romanzo (lo chiama sempre Sulla strada, ma è Cody) sarebbe stata “considerata impubblicabile per lungo tempo, ma per colpa della miopia degli editori.” A questo punto presumibilmente Jack lo mette da parte.
In maggio torna in Messico da Burroughs, per l'autunno è nuovamente all'Ovest a lavorare come frenatore e infine ritorna a New York i primi mesi del 1953. La sua creatività non ha pause: in questi tre periodi finisce Dottor Sax, scrive il racconto Ottobre nella terra della ferrovia e infine il romanzo Maggie Cassidy. Intanto prosegue il lavoro di revisione di On The Road.
Alla fine del 1953 la Viking rifiuta la bozza di 297 pagine che Jack gli sottopone. Nell'estate del 1954 vengono pubblicati brani da Visioni di Cody e dal primo Sulla strada con il titolo di Jazz Of The Beat Generation. Jack decide di modificare il titolo del romanzo in Beat Generation, per poi tornare a Sulla strada circa un anno dopo. Tutti questi periodi della sua vita li racconta negli altri romanzi che scrive e scriverà in seguito, come Angeli della desolazione e I vagabondi del Dharma.
Finalmente nel settembre 1955 la Viking accetta il libro purché Jack si adoperi per modificarlo allo scopo di evitare querele per oltraggio al pudore. Non è chiaro a quando risale esattamente la bozza di 347 pagine, ma è questa ad essere accettata da Malcolm Cowley e a subire poi la trafila per le revisioni del testo, di cui Cowley è costantemente preoccupato, e per le liberatorie che Jack vuole ottenere dai personaggi citati. Nell'autunno del 1956 Jack scrive in una lettera: “Voglio che il libro sia venduto sulle bancarelle per la strada, è un libro che parla di strade […]. Ormai ho subito ogni genere d'infamia concepibile […].”
Il contratto firmato porta la data 10 gennaio 1957. Lo stesso mese, prima ancora che Sulla strada sia pubblicato, la Viking rifiuta un nuovo manoscritto di Jack, Angeli della desolazione. In quello stesso libro, pubblicato successivamente, Jack racconta che quell'estate, nel momento in cui sta aprendo lo scatolone con le prime copie stampate di Sulla strada, Neal Cassady bussa alla sua porta e Jack gli regala la prima copia. Da questo momento Jack comincia a combattere contro la fama e la diffamazione della parola Beat (e della definizione Beat Generation). Si rifugia con la madre in una nuova casa a Long Island, vicino a New York.
Con essa riempie 9 taccuini (995 pagine scritte a mano). Sulla prima pagina, datata ottobre, c'è scritto Sulla strada. Un romanzo moderno mentre la copertina riporta Visioni di Cody. Scrive per tutto l'inverno.
Alla fine del 1951 compie un altro viaggio a ovest riempiendo il taccuino di appunti. Va a stare dai Cassady a San Francisco lavorando nelle ferrovie insieme a Neal. Il 12 marzo 1952 racconta di aver completato Visioni di Cody nell'attico di Neal, dove alloggia. Parallelamente lavora anche a Dottor Sax.
È Visioni di Cody il manoscritto che Jack propone col titolo di Sulla strada, intorno all'estate 1952, sia agli amici (tra cui Ginsberg) che lo giudicano grandioso, sia all'editore che lo rifiuta reputandolo illeggibile. In una lettera di agosto 1952, Jack riconosce che la “nuova visione” del romanzo (lo chiama sempre Sulla strada, ma è Cody) sarebbe stata “considerata impubblicabile per lungo tempo, ma per colpa della miopia degli editori.” A questo punto presumibilmente Jack lo mette da parte.
In maggio torna in Messico da Burroughs, per l'autunno è nuovamente all'Ovest a lavorare come frenatore e infine ritorna a New York i primi mesi del 1953. La sua creatività non ha pause: in questi tre periodi finisce Dottor Sax, scrive il racconto Ottobre nella terra della ferrovia e infine il romanzo Maggie Cassidy. Intanto prosegue il lavoro di revisione di On The Road.
Alla fine del 1953 la Viking rifiuta la bozza di 297 pagine che Jack gli sottopone. Nell'estate del 1954 vengono pubblicati brani da Visioni di Cody e dal primo Sulla strada con il titolo di Jazz Of The Beat Generation. Jack decide di modificare il titolo del romanzo in Beat Generation, per poi tornare a Sulla strada circa un anno dopo. Tutti questi periodi della sua vita li racconta negli altri romanzi che scrive e scriverà in seguito, come Angeli della desolazione e I vagabondi del Dharma.
Finalmente nel settembre 1955 la Viking accetta il libro purché Jack si adoperi per modificarlo allo scopo di evitare querele per oltraggio al pudore. Non è chiaro a quando risale esattamente la bozza di 347 pagine, ma è questa ad essere accettata da Malcolm Cowley e a subire poi la trafila per le revisioni del testo, di cui Cowley è costantemente preoccupato, e per le liberatorie che Jack vuole ottenere dai personaggi citati. Nell'autunno del 1956 Jack scrive in una lettera: “Voglio che il libro sia venduto sulle bancarelle per la strada, è un libro che parla di strade […]. Ormai ho subito ogni genere d'infamia concepibile […].”
Il contratto firmato porta la data 10 gennaio 1957. Lo stesso mese, prima ancora che Sulla strada sia pubblicato, la Viking rifiuta un nuovo manoscritto di Jack, Angeli della desolazione. In quello stesso libro, pubblicato successivamente, Jack racconta che quell'estate, nel momento in cui sta aprendo lo scatolone con le prime copie stampate di Sulla strada, Neal Cassady bussa alla sua porta e Jack gli regala la prima copia. Da questo momento Jack comincia a combattere contro la fama e la diffamazione della parola Beat (e della definizione Beat Generation). Si rifugia con la madre in una nuova casa a Long Island, vicino a New York.
La prima edizione Viking |
Le informazioni e le citazioni sono state tratte da:
saggio “Stavolta veloce: Jack Kerouac e la composizione di Sulla Strada” di Howard Cunnell (all'interno di On The Road - Il rotolo del 1951, Mondadori);
biografia Vita di Kerouac di Ann Charters (Mondadori);
biografia all'interno del volume Jack Kerouac - Romanzi (I Meridiani, Mondadori).
Commenti
Posta un commento