LA NEBBIA (THE MIST) STAGIONE 1
Quando ho letto di una nuova serie tv tratta dal racconto La nebbia di Stephen King mi sono detto: che bisogno c'è di rifarlo, dopo l'ottimo film di Frank Darabont (The Mist, 2007)? Già il film andava più in là del breve racconto di King, perciò dov'è il materiale necessario a sostenere una serie tv? La risposta mi è sembrata ovvia: non nella penna di King, di cui è più semplice utilizzare il nome (possbilmente a caratteri belli grandi) e uno spunto, un'idea e dei personaggi da cui partire, per poi lasciare tutto all'inventiva degli sceneggiatori della serie.
Reduci dal disastro di Under The Dome, le sorti di The Mist erano annunciate sin dall'inizio. Da spartire con il materiale kinghiano c'è ben poco: la nebbia del titolo, ma non il suo "contenuto", e qualche nome tra i personaggi principali, ma non il loro carattere o la piega che prende la loro storia. Poco male, potremmo dire, se le idee di chi ha sviluppato la serie fossero state un minimo decenti, originali, interessanti, ma non lo sono, neanche per sbaglio. E' tutto orribile: i personaggi e le loro relazioni (stereotipati, da una parte politically-correct, dall'altra ambigui tanto per essere ambigui), la storia (si parla, si parla, si parla e non succede niente, la trama non prende decisioni se non all'inizio e alla fine), la messa in scena (atmosfera inesistente per non dire ridicola, a cominciare dalla nebbia digitale low-budget), i momenti di splatter (un po' di sangue, proiettili e bastonate qui e là) e di violenza emotiva (conformata al pubblico televisivo, quindi sottoforma di boriosi drammi familiari e adolescenziali).
Coinvolgimento zero: non è La Nebbia, questa è La Noia. Per fortuna in questi giorni è arrivata la notizia che non ci sarà una stagione 2.
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