VISITA ALL'EX BASE NATO SUL MONTE GIOGO



Non sarebbe giusto chiamarlo "sentieri in Appennino" come altri post che ho fatto in passato, perché non si tratta di un trekking questa volta, ma di una passeggiata nell'alto Appennino lungo una strada dismessa che conduce a una vecchia base Nato ancora accessibile.
La località è nota: si tratta della base ubicata in cima al monte Giogo, in prossimità del passo del Lagastrello, appena al di là del confine toscano. Poco dopo il lago Paduli se salite dal versante emiliano, o poco prima se arrivate da quello toscano, dovrete svoltare al bivio per Comano, su una piccola strada tra i boschi.

al passo del Giogo lasciare l'auto e proseguire a piedi

Dopo meno di un chilometro la strada compirà un tornante a gomito, quindi noterete sulla destra uno spiazzo e una stradina che inizia a salire. Su Maps questo punto è indicato come passo del Giogo, dunque non potete sbagliare.
Lasciate l'auto nel primo spazio utile e procedete a piedi lungo la stradina: vi accorgerete subito che l'asfalto è distrutto e sarebbe impossibile per un'auto percorrerlo senza brutte sorprese, quindi astenetevi dal tentare, a meno che non abbiate un Hammer.
La passeggiata sale a zig zag sul monte Giogo per circa 30 minuti, fino ad arrivare in vetta, dove si trova l'ex base militare Nato (Troposcatter), utilizzata tra gli anni '60 e gli anni '90 come ponte radio per le comunicazioni, in particolare con il mar Ligure.



L'elemento più impressionante sono le quattro enormi parabole che dominano il paesaggio circostante, ma anche gli edifici mantengono il loro fascino, pur essendo vuoti se non per qualche radiatore rimasto ad arrugginire e la spazzatura dei campeggiatori meno rispettosi. Murales e scritte sono ovunque, in alcuni casi dando un tono alla decadenza, in altri rovinando l'atmosfera.



Ho letto che presto la zona sarà riqualificata, pertanto se volete ammirare questo bell'esempio di archeologia industriale andateci prima che venga chiuso l'accesso.
Per concludere la giornata potete poi fare il giro del lago Paduli, o raggiungere il più piccolo e meno noto lago Squincio tramite un sentiero pianeggiante di mezz'oretta nel bosco, che si imbocca proprio di fonte al bivio per Comano dove c'è una sbarra di ferro.



Ti è piaciuto? Condividi!

Potrebbero interessarti anche:

Commenti