mattbriar

GOTHAM: STAGIONI 1 & 2


L'aspetto che ho trovato più interessante della serie tv Gotham quando è uscita la prima stagione, era il suo essere una vera e propria fiera del grottesco: le facce e l'interpretazione dei personaggi, quantomeno i cattivi (Pinguino, Nygma, Fish Mooney), valevano da sole la serie intera. Molto meno incisive erano le peripezie dei buoni, ovvero gli agenti della polizia di Gotham, per quanto la coppia Gordon-Bullock regalava i suoi momenti (imbarazzante invece la storia del piccolo Bruce Wayne, che per quanto mi riguarda poteva essere lasciata da parte).
Con la seconda stagione, che in teoria si concentra ancora di più sull'origine dei cattivi, hanno fatto la loro apparizione altri volti grotteschi (il dr. Hugo Strange nel bellissimo carcere-manicomio di Arkham, Victor Fries, Theo Galavan e persino un “prototipo” del Joker) ma i ritmi sono andati allentandosi e sono cresciuti un po' troppo i sentimentalismi nella parte dei buoni (gli amori e le difficoltà di Gordon e di Bruce talvolta si reggono a stento). Il risultato è che la serie ha perso un po' di mordente disperdendosi in tante direzioni e costituendosi di eventi episodici, troppo veloci e insignificanti per creare davvero la mitologia sull'origine dei cattivi che prometteva (con la sola eccezione, forse, della storia di Galavan, che però è meno interessante di un dr. Strange o di un Joker).
Nel complesso il prodotto rimane piuttosto insolito per la tv e pertanto, a mio parere, più che godibile. Le serie sono lunghe, più di 20 episodi ciascuna, e forse per questo motivo tendono a disperdersi mettendo troppa carne al fuoco, a mio avviso senza concentrarsi abbastanza sulla storyline orizzontale. 

Stagione 1

Stagione 2



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